La Valsaviore: una Terra, una Comunità

Itinerari proposti grazie al progetto di Fondazione Cariplo

Il Progetto

L’offerta escursionistica di Cevo e Saviore dell’Adamello si arricchisce di tre nuovi itinerari ciclopedonali, realizzati grazie al progetto “La Valsaviore: Una Terra – Una Comunità”. Il progetto costituisce il capitolo conclusivo del bando “Comunità Resilienti”, finanziato da Fondazione Cariplo tra il 2017 e il 2020, di cui il GAL Sebino Valle Camonica Val di Scalve è capofila e l’Unione dei Comuni della Valsaviore partner.

Gli itinerari

I tre nuovi itinerari sono espressione di un forte spirito di sostenibilità e nascono dall’incontro della crescente esigenza di un turismo lento, con i principi di economia sociale-circolare.
Alla base dei percorsi c’è una vera e propria rete di persone, formata da residenti, imprenditori agricoli, stakeholder della promozione turistica. Una rete pronta a consolidarsi e crescere per dare nuova linfa vitale ad un territorio montano che desidera investire nel proprio rilancio. Forti della posizione nel cuore del Parco dell’Adamello, gli itinerari partono dalla vasta rete di mulattiere e strade secondarie già presenti nei Comuni di Cevo e di Saviore dell’Adamello, tracciandone accuratamente i percorsi e collegando tra loro le aziende agricole e gli agriturismi che hanno aderito al progetto. Gli stessi nomi dei cammini – indicati sia dalle frecce segnaletiche posizionate lungo i percorsi, sia sui pieghevoli che si possono trovare presso i punti turistici della Valsaviore – sono stati scelti sulla base delle peculiarità degli itinerari. 

  • Lungo la “Via dei Maggenghi” s’incontrano infatti i prati-pascoli posti a quota intermedia, per secoli sfruttati dai pastori durante la transumanza verso gli alpeggi e al ritorno a valle. 
  • La “Via degli Orti” si snoda invece tra boschi e terrazzamenti, costeggiando dolcemente i terreni adibiti alla coltivazione di ortaggi. 
  • Ultima ma di certo non per importanza, la “Via della Bionda” accompagna alla scoperta dei borghi della Valsaviore seguendo le tracce di una capra più unica che rara: l’autoctona Bionda dell’Adamello.

Turismo consapevole

Il consolidamento dei tre percorsi, la scelta stilistica di racconto scritto e fotografico, la tipologia di narrazione adottata per trasmetterne la natura profondamente agricola sono tutti elementi che intendono strizzare l’occhio al viaggiatore del turismo lento.
Si tratta di una categoria di visitatori fortemente curiosi di esperienze sul territorio, desiderosi di assaporare i prodotti locali a chilometro zero e consapevoli dell’importanza della svolta green nella riscoperta e valorizzazione della montagna. Un viaggiatore quindi per definizione lontano dal turismo di massa, ma interessato all’incedere lento del proprio passo, spesso ingentilito dalla presenza di bambini che camminando imparano ad amare le bellezze della natura.
Ecco perché i tre itinerari sono facilmente percorribili da famiglie o da scolaresche, e si possono gustare in mezza giornata ciascuno, l’equivalente di un massimo di 10 chilometri e mezzo di cammino ben calibrato. Camminando lungo gli itinerari di questo ambizioso progetto, attraverso la mappatura e il racconto online, così pure come tramite i pieghevoli stampati, l’attenzione del viandante viene posta su ogni aspetto del paesaggio che, passo dopo passo, gli si apre dinnanzi.
Il turista diviene così sempre più consapevole del territorio, scoprendo come le aree coltivate siano espressione del recupero della montagna. La resilienza della popolazione locale è data infatti anche dalla diffusione di buone prassi, dove il paesaggio e l’ecosistema rappresentano una ricchezza da salvaguardare giorno dopo giorno, rispettando e valorizzando le risorse di una terra che desidera identificarsi sempre più in una comunità in cammino.
Le aziende agricole che hanno creduto e che continuano a credere nel progetto sono contraddistinte da un pannello descrittivo: un modo semplice, intuitivo ed efficace per promuovere la loro attività e fornirne i contatti. In questo modo, il turista si può incuriosire alla storia dei prodotti dell’agricoltura e della pastorizia locali e cominciare a familiarizzare con le loro caratteristiche già prima di assaggiarli direttamente sul posto. Il tutto, in un crescendo di coinvolgimento e curiosità tale da invogliare sempre più all’acquisto consapevole e alla diffusione delle bontà caratteristiche del luogo anche fuori dalla Valsaviore.

Portale turistico della Valsaviore

Il racconto dei tre itinerari comincia online, direttamente consultabile e facilmente scaricabile anche in pratici PDF dal Portale turistico della Valsaviore.
Non solo parole e foto, ma anche tracce GPS gratuitamente accessibili sempre da sito: un modo efficace e diretto per avvicinare il territorio al turista, rendendo ancora più resiliente una comunità che si conferma profondamente legata al proprio territorio.

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento
17 maggio 2021